PERO’ I TEMPI DI AUTORIZZAZIONE DELLE PRATICHE DA AMA SONO PEGGIORATI
Federcofit, la federazione del comparto funerario italiano, valuta positivamente il nuovo Piano del Comune di Roma da 7 milioni di euro per la riqualificazione e l’implementazione dei servizi funebri e cimiteriali, presentato ieri dal sindaco Roberto Gualtieri e dall’assessore capitolino all’Ambiente Sabrina Alfonsi. “Accogliamo con favore questa iniziativa del Campidoglio, che finalmente mette mano alla spinosa situazione dei cimiteri e dei servizi funebri di Roma dopo anni di totale abbandono”, dichiara Marco Aquilini, vicepresidente nazionale di Federcofit e responsabile per Roma della federazione. “Resta però irrisolta la questione dei tempi burocratici per l’autorizzazione delle pratiche da parte di Ama, che invece di migliorare negli ultimi tempi sono addirittura peggiorati”.
Oltre due settimane per una cremazione, quasi due mesi per tumulazioni e estumulazioni ceneri, addirittura tre mesi per la cremazione di resti mortali raccolti dopo una estumulazione: sono questi i tempi che spesso le famiglie dolenti e le imprese funebri romane sono costrette ad attendere. “Abbiamo già proposto che per ridurre i tempi burocratici basterebbe modificare il contratto di servizio tra il Comune e l’AMA”, spiega Aquilini, “consentendoci di consegnare direttamente le pratiche all’ufficiale di stato civile, senza l’intermediazione della stessa AMA che spesso allunga i tempi di autorizzazione”.
Alcune settimane fa, su questi temi si era svolta una riunione tra il nuovo direttore dei Servizi Funebri e Cimiteriali dell’AMA, Vitaliano De Salazar, e alcuni rappresentanti di Federcofit. “In quella occasione, l’AMA si impegnò a convocare in tempi brevi un primo tavolo di confronto con Federcofit e le altre principali federazioni nazionali del settore, con la presenza anche di un rappresentante del Comune di Roma”, sottolinea Aquilini. “Ad oggi, però, non abbiamo ancora ricevuto notizie in merito: restiamo in attesa della convocazione di questo tavolo per affrontare insieme tutte le questioni più urgenti, in particolare per quanto riguarda la lentezza delle pratiche cimiteriali, la gestione e il decoro dei cimiteri romani, i ritardi nelle tumulazioni e nelle cremazioni”.